λέγει που Ήράκλειτος ότι πάντα χωρει καί ούδέν μένει καί ποταμου ροηι απεικάζων τά όντα λέγει ώς δίς ές τόν αύτόν ποταμόν ούκ άν έμβαίης Eraclito dice in qualche luogo che tutto scorre via e che niente rimane immobile, e paragonando le cose alla corrente di un fiume afferma che non potresti entrare due volte nello stesso fiume. (Platone, Cratyl, 402a) |
Se sottoponiamo alla considerazione del nostro pensiero la natura o la storia umana o la nostra specifica attività spirituale, ci si offre anzitutto il quadro di un infinito intreccio di nessi, di azioni reciproche, in cui nulla rimane quel che era, dove era e come era, ma tutto si muove, si cambia, nasce e muore. Questa visione primitiva, ingenua,
ma sostanzialmente giusta del mondo
è quella dell'antica filosofia greca
e fu espressa chiaramente
per la prima volta
da Eraclito: (Engels, Anti-Dühring) |
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Victor Serge - Lev Trotsky | |||||||||
Scritti e corrispondenze sulla rivoluzione in Cina nel 1927 | |||||||||
La vicenda del 1927 rimane a memoria di una sconfitta del proletariato, come altre ve ne sono state, dal 1848 in avanti, nella storia internazionale della giovane classe salariata. L’assalto al cielo dei comunardi di Shanghai e di Canton fu tra i «primi fuochi» accesi in Asia dalla grande lotta tra le classi moderne, iniziata in Europa con la rivoluzione industriale e l’affermazione del capitale. Le fucilazioni e le decapitazioni per mano della canaglia borghese non potevano certo cancellare quel generoso tentativo, e rendevano indelebile, semmai, la lezione impartita, dalla dura scuola della lotta tra le classi, ai futuri prosecutori dell’opera di emancipazione comunista della società. | |||||||||
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2024 | |||||||||
ISBN 978-88-86591-61-4 | |||||||||
€ 15,00 | |||||||||
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