λέγει που Ήράκλειτος ότι πάντα χωρει καί ούδέν μένει καί ποταμου ροηι απεικάζων τά όντα λέγει ώς δίς ές τόν αύτόν ποταμόν ούκ άν έμβαίης

Eraclito dice in qualche luogo che tutto scorre via e che niente rimane immobile, e paragonando le cose alla corrente di un fiume afferma che non potresti entrare due volte nello stesso fiume.

(Platone, Cratyl, 402a)

PANTAREI

Se sottoponiamo alla considerazione del nostro pensiero la natura o la storia umana o la nostra specifica attività spirituale, ci si offre anzitutto il quadro di un infinito intreccio di nessi, di azioni reciproche, in cui nulla rimane quel che era, dove era e come era, ma tutto si muove, si cambia, nasce e muore.

Questa visione primitiva, ingenua, ma sostanzialmente giusta del mondo è quella dell'antica filosofia greca e fu espressa chiaramente per la prima volta da Eraclito:
tutto è ed anche non è, perché tutto scorre, è in continuo cambiamento, in continuo nascere e morire.

(Engels, Anti-Dühring)

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Giorgio Galli
Storia del Partito Comunista Italiano

History of the Italian Communist Party-PCI

Finché è esistito, cioè fino al precipitoso cambio di ragione sociale provocato dal tracollo dell’URSS, il PCI ha sempre rivendicato una propria specificità rispetto alle altre versioni classicamente “socialdemocratiche” dell’opportunismo europeo. La specificità era fatta risalire alla scissione dal Partito socialista avvenuta a Livorno nel 1921, ed era formulata in termini propagandistici con lo slogan del “partito di Gramsci, Togliatti, Longo e Berlinguer”. Nel 1958 la Storia del Partito Comunista Italiano di Giorgio Galli dimostrò, sul piano storiografico, l’assenza di continuità tra il partito togliattiano e il partito del ’21 voluto da Lenin come “sezione italiana della Terza internazionale comunista” ed è rimasta un’opera inaggirabile nel panorama storiografico sul PCI.


Until it existed, that is until the hasty change of its “business name” caused by the collapse of the USSR, the PCI has always asserted its specific character in comparison with other classical “social-democratic” versions of European opportunism. This specificity was traced back to the split in the Socialist party in Livorno in 1921 and was phrased in propagandist terms as “the party of Gramsci, Togliatti, Longo and Berlinguer”. Giorgio Galli’s historiographical analysis contained in his Storia del Partito Comunista Italiano showed in 1958 that there was no continuity between Togliatti’s party and the 1921 party inspired by Lenin as the “Italian section of the Third Communist International”. This book has therefore remained an inescapable work among the historiographical studies on PCI.

 
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2011; 374 pagine, rilegato
Bibliografia, indice dei nomi
(Riproduzione anastatica dell’edizione del 1958)


2011, hardcover, 374 pp., bibliography, index of names
1958 facsimile edition

ISBN 978-88-86591-27-0
€ 20,00

 
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